L’incubo dei “topi d’appartamento” non accenna a placarsi: il comprensorio truentino nuovamente nel mirino.
Non conosce sosta l’escalation di reati predatori che da settimane sta flagellando il territorio piceno. Nelle scorse ore, una nuova serie di incursioni ha scosso la tranquillità della Vallata del Tronto, riaccendendo l’allarme sociale. Nel mirino dei malviventi sono finite due residenze private situate tra le località di Colli del Tronto e Pagliare, visitate dai soliti ignoti che, approfittando dell’assenza momentanea degli inquilini, hanno agito indisturbati.
Tra le vittime di questa inarrestabile ondata criminale figura un volto noto dello sport locale: Giovanni Fioravanti, numero uno dell’Atletico Azzurra Colli. Il patron calcistico, rincasando nella serata di mercoledì in compagnia della consorte, si è trovato di fronte a una scena che lui stesso ha definito “devastante”.
I malfattori non si sono limitati a sottrarre beni: hanno letteralmente messo a sacco l’abitazione. Armadi spalancati, cassetti svuotati e riversati a terra, ogni locale passato al setaccio con furia vandalica alla ricerca di contanti, monili in oro o qualsiasi altro prezioso facile da ricettare. Una vera e propria razzia che ha lasciato dietro di sé non solo danni materiali, ma un profondo senso di violazione dell’intimità domestica.
L’indignazione di Fioravanti è esplosa sul web: il presidente ha affidato ai social network il suo amaro sfogo, pubblicando le immagini shock del disordine lasciato dalla banda, testimonianza tangibile del passaggio dei criminali.
L’episodio ha fatto impennare ulteriormente la tensione in una comunità già fortemente provata. Il numero di segnalazioni riguardanti effrazioni consumate o tentativi di intrusione è in vertiginoso aumento negli ultimi giorni, alimentando una psicosi collettiva. I cittadini, esasperati e intimoriti dal timore che la scia di colpi sia lungi dall’esaurirsi, invocano a gran voce un potenziamento dei pattugliamenti e una maggiore presenza delle forze dell’ordine a tutela del territorio.